Sono disponibili alcuni elaborati (Project work) realizzati dai partecipanti ai Corsi di formazione Manageriali per Direttori di Azienda Sanitaria (DIAS) e Direttori responsabili di Struttura Complessa (DSC) e dai partecipanti ai Corsi di rivalidazione della formazione manageriale organizzati da AFSSL - Accademia di formazione per il servizio sociosanitario lombardo di PoliS-Lombardia.
Per ogni Project work è visualizzabile una scheda descrittiva dettagliata, con abstract e - in allegato - il testo completo del documento.

SELEZIONE PER TIPO CORSO: DIAS DSC - RIVALIDAZIONE

SELEZIONE PER MODULOSanità pubblica - Organizzazione e gestioneGestione economico-finanziaria - Risorse umane

Puoi usare i filtri proposti a sinistra o il box di ricerca qui sotto per cercare all'interno dei Project work

Includi: nessuno dei seguenti filtri
× Nomi Ambrosio, Alberto Giovanni
Includi: tutti i seguenti filtri
× Nomi Amato, Massimo

Trovati 2 documenti.

Mostra parametri
La dimissione protetta da Pronto Soccorso
0 0
Libri Moderni

Amato, Massimo

La dimissione protetta da Pronto Soccorso : percorso clinico-assistenziale sperimentale dal PS al domicilio con attivazione di IFeC nell’ottica della DRG XI/6893 sviluppato presso l’ASST di Mantova / Massimo Amato

Milano : PoliS-Lombardia, 2023

Abstract: L’accesso in Pronto Soccorso di pazienti fragili e comorbidi che ricorrono alle cure nei DEA è progressivamente incrementato negli ultimi anni in relazione alla quota della popolazione anziana in Italia e all’incremento dell’indice di dipendenza. A questo dato si associa il problema del sovraffollamento dei reparti di emergenza-urgenza, uno dei problemi più rilevanti per il Sistema Sanitario Nazionale, che si sta materializzando da anni con la costituzione nel Pronto Soccorso del boarding, l’area di stazionamento e di cura dei pazienti in attesa di ricovero (access block), specialmente di area internistica. Con questa premessa si deve leggere la DGR XI/6893, in tema di efficientamento dei flussi dei pazienti da Pronto Soccorso. Tra i vari punti proposti, si è voluto sperimentare presso l’ASST di Mantova un “percorso post-PS”, che prevede, a differenza di quelli puramente specialistici e ospedalieri, la presa in carico del paziente fragile che accede in Pronto Soccorso per problematiche assistenziali più critiche rispetto al quadro clinico di ingresso e quindi l’invio dello stesso al domicilio tramite un’assistenza infermieristica con IFeC, supprotata dal MMG dello stesso. Lo studio sperimentale ha analizzato il periodo 01/07/2022 – 30/03/2023 e ha visto presi in carico direttamente dal Pronto Soccorso di Mantova al domicilio 113 pazienti (età media 76 anni), ad alto profilo assistenziale ma bassa severità clinica. La conferma di tale profilo è garantita dalla combinazione di due score: quello di “dipendenza” e “complessità” assistenziale (IDA+ICA score) e il NEWS2, che analizza il rischio evolutivo clinico. Si è trattato di inviare al domicilio pazienti che necessitassero di idratazione e.v. (sindromi da disidratazione o diselettrolitemie), antibioticoterapia e.v. (infezioni delle vie urinarie e bronchiti acute non complicate), esecuzione di medicazioni periodiche o controlli quotidiani dei parametri vitali (come nei pazienti affetti da infezione Sars-Cov2). L’alternativa gestione dei pazienti selezionati sarebbe stata, prima della sperimentazione, il ricovero ospedaliero da Pronto Soccorso, dopo aver trascorso un tempo relativo presso l’area boarding. Il project work ha lo scopo di analizzare l’efficientamento del sistema di dimissione protetta per questo gruppo di pazienti, tramite: a) l’impatto sul boarding, secondario all’avvio di un percorso strutturato tra le strutture sanitarie ospedaliere e territoriali che punti a migliorare nel tempo i processi e la prossimità, b) la sicurezza al domicilio e la prevenzione degli eventi non desiderati, c) la qualità di erogazione percepita da parte del paziente e dei caregiver e d) il rilievo economico derivante dalla gestione del paziente al domicilio, che miri a tagliare gli sprechi e a incrementarne l’appropriatezza clinica e organizzativa. MODULOPOL

Riprogettazione del percorso di cura del paziente tra Pronto Soccorso, Ospedale e Territorio
0 0
Libri Moderni

Amato, Massimo

Riprogettazione del percorso di cura del paziente tra Pronto Soccorso, Ospedale e Territorio : Una sperimentazione presso l'ASST di Mantova come risposta al sovraffollamento / Massimo Amato

Milano : Éupolis Lombardia, [2017]

Project work Afssl

Abstract: Il sovraffollamento dei Dipartimenti di Emergenza Urgenza rappresenta un fenomeno clinico-organizzativo ben noto da decenni in tutti i paesi industrializzati, ma è ancora lungi dall'essere risolto. Esso rappresenta un problema sempre più sentito perché influisce pesantemente sulla qualità e la sicurezza dei servizi sanitari, sulla soddisfazione dell'utenza e il benessere organizzativo. Il progetto presentato si sviluppa all'interno del DEA centrale dell'ASST di Mantova, partendo dal lavoro compiuto dalla Direzione Strategica dal 2015 nel tentativo di risolvere il fenomeno del crowding, ma ponendo l'attenzione su una diversa "presa in carico" del paziente al fine di migliorare tutto il suo percorso assistenziale, a partire all'accesso in Pronto Soccorso fino al suo collocamento nel setting assistenziale più appropriato. La sperimentazione ha origine dall'analisi per processi del percorso del paziente in Pronto Soccorso, arrivando ad identificare i "colli di bottiglia" più rilevanti nell'access block e nei bed-blockers, ovvero le interruzioni dell'iter diagnostico-terapeutico verso il ricovero ospedaliero e dal reparto di degenza alla fase di dimissione. I soggetti che più soffrono di questa disfunzione organizzativa sono i pazienti anziani, che giungono periodicamente in ospedale con il loro livello di complessità clinica e assistenziale. Dopo una stratificazione multidimensionale del paziente in Pronto Soccorso, che permetta di pianificare la presa in carico globale, si disegna un nuovo modello di cura, in base a un vero e proprio risk assessment dell'utente. Nel disegno del progetto si inserisce tra le scelte del medico d'urgenza, oltre che il ricovero e la dimissione, la possibilità di inviare il paziente con un rischio clinico medio-basso presso le unità di "cure intermedie" identificate in modo da migliorare l'appropriatezza clinica e organizzativa di tutta l'ASST e ridimensionare contemporaneamente il fenomeno del sovraffollamento del Pronto Soccorso. Nell'attuale contesto epidemiologico e sociale, il progetto presentato di inserisce in un discorso più ampio, in linea anche con le recenti normative di Regione Lombardia, di community health governance come modello di cura integrata, che sappia comprendere in senso ampio il profilo di complessità del paziente e di tutti i suoi bisogni.